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Dal 27 settembre al 5 ottobre 2025, nella cornice della Sala Capitolare del Chiostro di Voltorre (Gavirate VA), va in scena la mostra personale dell’artista Veronica Mazzucchi, “CONTAMINAZIONI. L’eco del creato tra fragilità e radici”, a cura di Anita Membrini e Giulia Pozzi, organizzata da Techne Art Service A.P.S. con il patrocinio della Provincia di Varese e della Città di Gavirate.

La mostra è un invito a un’esperienza intima e riflessiva sul tema della fragilità umana e sul legame inscindibile con la natura. L’artista lavora con diversi materiali tra cui l’argilla cruda, lasciata asciugare all’aria, dando forma a volti e corpi universali: un materiale puro, malleabile, ma delicato, che diventa metafora potente della condizione effimera dell’essere umano. Nelle sue realizzazioni, l’artista accosta l’argilla al ferro e ad altri elementi naturali, oltre a opere grafiche e pittoriche realizzate con pigmenti derivati dalle terre. La sua ricerca artistica è un ritorno alle origini, una narrazione che celebra la vulnerabilità non come limite, ma come opportunità di rispetto per l'altro da sé e come radice di bellezza e autenticità. Qui si innesta un dialogo sorprendente con il mondo del vino, elemento che si sta riscoprendo negli ultimi anni profondamente legato al territorio varesino. La vite, che affonda le radici nella terra, restituisce nel vino le sfumature minerali e sensoriali del suolo da cui nasce. Allo stesso modo, l’argilla modellata dall’artista porta in sé le tracce della terra e del tempo. Come l’argilla cruda, anche il vino è fragile, sensibile, transitorio: soggetto al passare delle stagioni, alle cure dell’uomo, al suo lento processo di trasformazione. Entrambi ci parlano di radici, memoria e metamorfosi. La mostra diventa così una vera e propria degustazione visiva ed emotiva, in cui le sfumature cromatiche delle opere richiamano quelle dei vini locali, in un dialogo intimo tra arte e territorio.

Il percorso espositivo trae ispirazione dai progetti “Camminare sulla terra in punta di piedi” e “CUM PATIOR - mettersi nella pelle dell’altro” su cui Veronica Mazzucchi lavora ormai da anni e che invitano a riconoscere la fragilità come condizione universale, un atto di condivisione profonda con l’altro e con la natura.

La mostra, sarà accompagnata da eventi che intrecciano arti visive, teatro, poesia e partecipazione del pubblico:

Sabato 27 settembre 2025, ore 17:00
Inaugurazione con performance teatrale dell’attrice Eugenia Marcolli e della poetessa Sara Pennacchio, ispirata al progetto dell’artista “Camminare sulla Terra in punta di piedi”.

Domenica 28 settembre 2025, ore 16:00
Laboratorio esperienziale creativo con Metodo Caviardage® di Tina Festa condotto da Ars Poetica Lab con Anita Membrini e Chiara Zuffrano.
Prenotazione consigliata con mail a techneartservice@gmail.com

Sabato 4 ottobre 2025 – in occasione di Chiostro diVino

○ Ore 17:45 – Performance teatrale Cum Patior di e con Eugenia Marcolli 

○ Ore 18:30 – Live Painting con elementi naturali:terra, spezie e vino a cura di Veronica Mazzucchi

Eventi a ingresso libero o a offerta minima, salvo indicazioni specifiche.

La mostra segue i consueti giorni e orari di apertura del Chiostro di Voltorre.

Per informazioni o prenotazioni: techneartservice@gmail.com

BIOGRAFIA

Veronica Mazzucchi nasce a Varese il 24 ottobre 1975. Dopo un percorso arterapeutico per far fronte ad una condizione fisica e psichica fortemente debilitante, la fibromialgia, Veronica approda all’arte e l’arteterapia diventa motore per una ricerca e formazione artistica personale. La formazione artistica comincia nel 2010 con corsi di disegno figurativo, scultura e pittura.

Dal 2011 inizia ad esporre le sue opere in diverse mostre e si fa portavoce di progetti che promuovono le terapie culturali in ambito di malattie croniche anche in realtà ospedaliere di Varese e Milano. Organizza e partecipa come relatrice a convegni che indagano le dimensioni della cura e della terapeutica artistica in relazione alla sindrome fibromialgica.

Progetta esposizioni con associazioni, realtà artistiche e artigianali del territorio varesino oltre a realizzare opere in sinergia con altri artisti e artiste coinvolgendo anche i linguaggi poetici e performativi.

Accanto al fare artistico Veronica ha trovato nella natura un’altra preziosa cura: lunghe passeggiate, meditazioni, ascolto attivo del bosco e raccolta di materiali vegetali sono diventati elementi imprescindibili per il suo benessere e si riflettono nelle opere d’arte polimateriche che realizza.

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Ufficio Stampa della Provincia di Varese

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Ultimo aggiornamento: 23-09-2025, 11:52