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In vista dell’avvio dell’anno scolastico 2026/2027, la Provincia di Varese in collaborazione con l’Ufficio Scolastico territoriale ha presentato i dati aggiornati sull’andamento demografico del sistema scolastico locale. Il territorio può contare su 69 istituti comprensivi, 32 scuole secondarie di secondo grado statali, 20 centri di formazione professionale e 20 scuole paritarie.
Secondo le rilevazioni del MIUR, tra il 2023 e il 2025 la popolazione scolastica negli ultimi 9 anni ha registrato un calo a livello a livello locale del 7%, un parametro leggermente superiore al dato nazionale pari al -6,3%.
Quanto emerge dalle proiezioni della popolazione scolastica potenziale nella provincia di Varese tra il 2024 e il 2028, suddivisa per grado scolastico, assegnando i nati in provincia di Varese all’anno da frequentare, indicano che, in questi 4 anni ci sarà una contrazione complessiva di 9.230 studenti: -5.439 nella scuola primaria, -2.386 nella secondaria di primo grado e -1.405 nella secondaria di secondo grado.
Numeri che non lasciano spazio a dubbi: il calo delle iscrizioni è una sfida concreta che riguarda non solo le scuole, ma l’intero territorio. La Provincia intende proporre un percorso di governance multilivello, che coinvolga sindaci, assessori e istituzioni scolastiche per trasformare la difficoltà in opportunità volta a promuovere un sistema scolastico che sia:
- radicato nel territorio,
- capace di innovare l’offerta formativa,
- in grado di contribuire allo sviluppo locale.
Giuseppe Carcano, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, mette in evidenza che: “Siamo di fronte a cambiamenti epocali che richiederanno un’importante revisione della distribuzione dell’offerta formativa in provincia, rimasta sostanzialmente stabile, soprattutto per il primo ciclo di istruzione, per decenni, anche sperimentando modelli nuovi e più flessibili di distribuzione sul territorio dei punti di erogazione del servizio scolastico”.
“Il quadro demografico in atto – sottolinea il Presidente Marco Magrini – rappresenta una sfida che va gestita con strumenti di programmazione e condivisione. È fondamentale leggere questi dati come un punto di partenza per una progettazione educativa che tenga conto delle reali esigenze del territorio e delle famiglie”.
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Ultimo aggiornamento: 10-09-2025, 12:20